Marietta Sabatini era la cuoca del gastronomo italiano più famoso nei secoli dei secoli, Pellegrino Artusi.
Lei lavorava e l'Artusi scriveva, lei spadellava e lui annotava tempi, procedimenti e quantità, lei impastava usando memoria ed esperienza e lui dava alle stampe "IL" manuale che ha fatto la storia della cucina italiana.
Ma come ogni storia ha il suo lieto fine, anche questa non è da meno: non avendo figli, nel testamento, Pellegrino lasciò in eredità alla Marietta ed all'altro suo cuoco, Francesco Ruffilli, i diritti d'autore dell'opera, con i quali essi poterono vivere di rendita ben oltre lo scadere degli stessi, nel 1961. Ad oggi, l'opera conta 111 edizioni, con oltre un milione di copie vendute.
Mica male come eredità!Ed oggi in trattoria, alla fine del servizio per il pranzo, si è impastato. Stavolta tortelli cremaschi e così via di pizzicotti alla sfoglia che trattiene lo scuro ma gustoso ripieno.
Mica male le nostre Mariette!
“La cucina è una bricconcella; spesso e volentieri fa disperare, ma dà anche piacere, perché quelle volte che riuscite o che avete superata una difficoltà, provate compiacimento e cantate vittoria.” Dall’incipit de “La Scienza in cucina e l’Arte di mangiar bene” |
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