Cominciamo dall'antipasto.
Il pesce azzurro è sicuramente una delle ricchezze delle coste adriatiche, non solo perchè il pesce fa bene in generale ma perchè questo tipo è ricchissimo di omega3, fondamentale per combattere il colesterolo. Arrotolate intorno ad un'oliva o arricchita dal connubio peperone-cappero, sono davvero una delizia. Anche le seppioline, un mollusco facile da reperire e da cucinare, risultano qui gustosamente valorizzate da un ripieno a base di prezzemolo ed aglio.Il Frico friuliano sembra, a prima vista, una frittata ma di uova... neanche l'ombra! Per chi ama la storia, si parlò del Frico nel Libro ‘de arte coquinaria’ del 1450, dove viene chiamato il Formaggio nel padellino. Se volete leggare la ricetta DOC, cliccate QUI.
E non poteva mancare il Prosciutto, un San Daniele, dolce, saporito, gustoso, profumato... è perfetto da solo, non chiede altro che un buon pane e un buon vino, magari un Ribolla o un Refosco.
Sapete cosa sono i bigoli? Un grosso spaghetto di origine veneta, fatto di grano tenero e molto ruvido. E proprio questa sua caratteristica gli permette di trattenere il sugo, magari di pomodori e peoci, come i veneziani chiamano le cozze!
E non poteva mancare lui, il Fegato alla veneta. Questo è certamente il portabandiera della cucina di quest'area, per il suo sapore inconfondibile e particolare che accosta il sapore deciso del fegato all'aroma della cipolla.Le origini di questo piatto risalgono addirittura al tempo dei Romani che usavano cucinare il fegato insieme ai fichi, da cui ne deriva il nome "ficatum", per coprirne l'odore un pò troppo forte ma i Veneziani sostituirono i fichi con le cipolle, proprio secondo la ricetta che tutti noi conosciamo.
Ma non è tutto, settimana prossima vedrete il resto delle proposte.
PS. Ad Aprile, niente "Giro d'Italia"... c'é Pasqua! Ma torniamo a Maggio.
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