Il Ricettario "a casa nostra"

Stiamo già lavorando per Natale ma nel frattempo è uscito il ricettario dell'ANFFAS a cui la Trattoria ha partecipato come "location". L'iniziativa, che segue quella dello scorso anno, è l'occasione per dimostrare che abbiamo tutti grandi talenti e bisogna solo saperli scovare.
E se state cercando un regalo di Natale, questo è davvero una grandiosa idea!

La festa del Torrone

Oggi i nostri tortelli hanno fatto la loro bella figura alla "festa del Torrone" di Cremona, edizione 2011.
In singolar tenzone ha sfidato e si è visto sfidato dal tortello di erbette di Castelgoffredo e dal neonato tortello cremonese, con un ripieno a base di.... tenetevi forte... torrone!
E poi avete visto i nostri Cip e Ciop come sono belli!

Primo compleanno

E' già passato un anno!
E' praticamente volato...
Un anno fatto di tanto lavoro e soddisfazioni grazie anche a voi, nostri clienti, che apprezzate quanto stiamo facendo.
Quindi GRAZIE a tutti voi per questo anno e... buon appetito per il prossimo!

Novembre

Non è Novembre se non ci sono i salamini e i fagiolini dell'occhio e le cotenne...
Una vera goduria da bongustai, in piena stagione, mancano solo le caldarroste e l'autunno è qua.
Per chi non ama questo piatto abbiamo comunque una bela notizia, o almeno un'alternativa. Vi ricordate il Giro d'Italia? Tornerà a Gennaio, quindi state pronti!

PolentANFFAS

I nostri "vicini" stanno lavorando alacremente alla seconda edizione della PolentANFFAS, praticamente polenta con tutto!
Andateli a trovare e in questo modo sosterrete tutti progetti in corso e quelli che verranno di questa preziosa associazione.

Set fotografico

La nostra trattoria è diventata il set del servizio fotografico del prossimo libro di cucina dell'ANFFAS.
Per un giorno, invece di pentole e padelle la cucina ha visto trucco e parrucco per le nostre superstar.
Ma non vedete come sono esausti dopo cotanto lavoro?

La prima festa di Laurea

Abbiamo fatto anche questa!
Una festa di Laurea per il nostro Alessandro, nipote dello chef e fratello della commis Valentina, che si è laureato in Ingegneria Meccanica al Politecnico di Brescia. Bravo Ale e bravi anche i nostri nel rischiare con una torta così fuori dal nostro ordinario.

Cova prodigiosa

Da qualche mese, abbiamo realizzato un piccolo pollaio per avere qualche ovetto fresco.
Ovetto?
Ma guardare un pò che "ovetto" ci ha scodellato una delle nostre gallinelle l'altro giorno! Inutile dire che verso il "povero" animale sono immediatamente partiti moti di preoccupazione e di solidarietà per l' "impegno" che deve averci messo per cotanto risulto!

Si riparte

Abbiamo riaperto e scusate, non ho fotografie di piatti da mostrarvi.
Prometto di rimediare quanto prima.
La carta del menu è ancora in versione estiva, in questa piacevole fine Agosto, e solo a Settembre si farà qualche modifica seguendo la stagionalità dei prodotti che ci contraddistingue.
Nel frattempo sappiate che la Bertolina è sempre disponibile, di questa stagione è un obbligo!

Le ferie!

E dopo tanto lavoro, arrivano le vacanze!
Siamo chiusi per ferie da oggi fino al prossimo 29. Ci rivediamo il 30 Agosto dopo un pò di riposo.
Arrivederci a tutti!

Ferragosto

Per la festa dell'estate la Trattoria ha proposto un pranzo dal menu che è piaciuto davvero a tutti.
Si inizia con un antipasto leggero e fresco, accompagnato con un tortino di verdure e fonduta di salva, per proseguire con il classico dei classici, un evergreen senza stagione, il nostro Tortello Cremasco a cui fa paro un risotto mantecato al Melone.
Per secondo un altro classico dell'estate, una grigliata di carni miste per chiudere con anguria e... rullo di tamburi... la Bertolina!
Mica male come menù, vero?

Pianoforte alle Villette

Che meraviglia quella musica lo scorso Giovedì alle Villette!
Biancamaria Piantelli e Paolo Carbone ci hanno deliziato con arie tratte dai capolavori della musica classica interpretati a quattro mani.
La rassegna "la musica é servita" per quest'anno è terminata quindi arrivederci alla prossima ma venite a trovarci la notte di San Lorenzo, dove saràpossibile cenare a lume di candela sotto le stelle cadenti!

Varianti estive

Luglio ha portato con sé qualche "aggiustamento" alle proposte presenti nel menu della trattoria. La più estiva, dopo il classicissimo "Prosciutto e Melone", è la "Tartare di manzo".
In questa stagione in cui si lasciano i fornelli volentieri spenti, questo piatto oltre che bello è anche buono... per chi ama mangiare crudo!
La tartare nasce dal recupero della carne dei cavalli abbattuti, perché feriti o ammalati, da parte di alcune popolazioni nomadi della Mongolia, che la mettevano tra il dorso e la sella del destriero, modo in cui la macinatura della carne risultava praticamente perfetta. Quindi in origine la tartare era esclusivamente di cavallo, in seguito fu introdotta quella di carne bovina, oggi la si prepara anche con il pesce.
Noi la proponiamo di manzo, o meglio di filetto perchè la scelta della carne è fondamentale.
Il suo servizio è colorato e anche divertente, così circondata da fettine di limone, salsine ed anche un bel tuorlo d'uovo, ovviamente pure lui freschissimo!

Poesie a Luglio

Anche se la nostra proposta si intitola "La musica è servita", ieri sera è stata di scena la poesia, vera musica per l'anima. Ci hanno allietato Lina Casalini e Francesco Maestri con una selezione delle poesie cremasche più significative, che ci hanno portato in una nuova dimensione fra ricordi di lavori contadini e temi sempre attuali.
E giovedì prossimo torna la musica, con Biancamaria Piantelli e Paolo Carbone, per un concerto di pianoforte a quattro mani.
Non mancate!

Prima del matrimonio

... è tradizione offrire agli inviati un rinfresco, lo sposo per i suoi amici e parenti e altrettanto la sposa.
Sabato un rinfresco pre-nozze ha avuto il suo compimento proprio in trattoria anche perchè lo sposo è il nipote della nostra Gabri, che per tutta la settimana è stata agitatissima e impegnatissima nel progettare il bel di Dio che vedete nelle foto in questo post.
Inutile dire che era tutto buonissimo...

Affetti speciali

Il titolo del post non è un errore ma il nome dell'ultimo CD di Gio Bressanelli che, Giovedì scorso, in compagnia di tre amici ci ha presentato. Le canzoni sono tutte intense, ognuna ha una sua storia e con una musicalità propria che segnano la crescita via via sempre più convinta del nostro cantautore nostrano.
E anche il pubblico ha gradito ed é arrivata mezzanotte senza accorgersene!
Settimana prossima, niente musica ma POESIA con Lina Casalini e Francesco Maestri.
Non mancate!

Gli anni '60

Dopo le ballerine, qualcosa di più "tranquillo"!
Gli anni '60 sono stati una piacevole serata in quel delle Villette e per settimana prossima è atteso Gio Bressanelli con il suo nuovo lavoro "Affetti speciali".
Non mancate e ricordate che le cucina è aperta ;O)

La danza del ventre

Le ballerine della danza del ventre hanno fatto irruzione in trattoria, fra la sorpresa di chi non sapeva del'iniziativa e all'ammirazione di chi invece c'era apposta.
Sorprendente e originale la performance, molto lontana dalle tradizioni cremasche, ma che vuole testimoniare come una proposta anche non "nostrana" possa essere di valore.
Il prossimo appuntamento è per il 14 Luglio!
Niente di così esotico nè di vagamente francesce, nonostante l'ingombrante presa della Bastiglia nel mezzo, ma Musica Anni '60.
Non mancate.

Non solo cibo

Dopo l'iniziativa del Giro d'Italia, sperimentata lo scorso inverno, ora solo in letargo, sta per partire un'altra idea per questa estate appena iniziata. Il titolo è accattivante ma non spiega per bene di cosa si tratti, "La musica è servita".
L'idea è quella di proporre, per 5 Giovedì, "qualcosa" per accompagnare le cena in trattoria con musica, ballo e danze!
Si inizia questo Giovedì con uno spettacolo di danza del ventre, eh!
...e poi state all'erta, saprete le prossime proposte prossimamente.

Venerdì pesce?

Ma anche paella!
Non sarà un piatto proprio proprio di pesce ma può essere una bella proposta per il Venerdì.
La paella è una preparazione a base di riso, zafferano e olio d'oliva, tipica della regione di Valencia, in Spagna. Il piatto prende il nome dalla padella in ferro in cui viene cotto. Ne esistono tante varianti quante le casalinghe spagnole o comunque tanti si possano cimentare in questa preparazione.

La pioggia e le rane

Ma tornerà mai il sole? Dopo tanta pioggia, cominciamo a pensare di essere tornati d'autunno e anche la vista delle rane insinua questo dubbio.
Le rane fritte... ecco cos'altro c'è di nuovo nel menù estivo, alla faccia della pioggia monsonica!
Le rane, animaletto che popola tutte le regioni europee ricche d'acqua, sono particolarmente gustose fritte, e, se queste sono di minuscole dimensione, l'impanatura che le avvolge crea quello sfizioso croccante che permette di sgranocchiarsele tutte, ossa comprese.
E per combattere tutto questo fritto, noi la serviamo accompagnata da una composta agrodolce di cipolle rosse, davvero buonissima oltre che salutare.
cosa resta da dire... buon appetito.

Nuovi menu... e ci sono i gamberi!

Torniamo a parlare di piatti e, in particolare, del nuovo menu in cui brillano sfiziose e gustose proposte, come questa.
Il re del piatto è il gambero di fiume che arriva fresco in Trattoria per finire direttamente in padella. Questa pasta è una vera delizia e questo piccolo crostaceo ha un gusto delicato, e poi fa anche la sua bella figura come scenografia. Non trovate?

Arriva l'estivo

Ecco a voi la veranda esterna! Una vera bellezza, che dite?
E complice lo scorso fine settimana, dove il tempo ci ha fatto assaggiare un anticipo d'estate, questo spazio esterno ha avuto un apprezzato e richiestissimo "debutto in società".

Nellescorse settimane è stato anche cambiato il menu ma ve ne parlerò nei prossimi post, per adesso, ammiriamo questa meraviglia.

Scavi e cemento

Come annunciato, fervono i lavori.
Fra scavatori e bettoniere, un pavimento di cemento ora copre il retro del ristornate e, fra pochi giorni, ci sarà una bella tenda da sole ed un arredo tutto nuovo per l'esterno.
E poi ci sarà anche la sistemazione dell'area del giardino antistante.
Quindi, la prossima estate ci saranno tante belle cenette all'aperto!

Pasqua,Pasquetta e... vacanze

Anche a Pasqua e Pasquetta ci avete fatto compagnia! grazie a tutti gli affezionati clienti, a coloro che fanno da "passaparola" e a tutti coloro che ci hanno appena scoperto.
Natale sta al Panettone come Pasqua alla Colomba e anche non abbiamo rispettato la tradizione con questo dolce soffice soffice ma "arricchito" con un goloso zabaione, che tanto primaverile non è ma ci piace tanto!
Cercando in rete ho scoperto che...
anche se le leggende vorrebbero far risalire questo dolce pasquale in epoca longobarda, addirittura al re longobardo Alboino che durante l'assedio di Pavia si vide offrire, in segno di pace, un pan dolce a forma di colomba, oppure legata ad una leggenda che coinvolge la regina longobarda Teodolinda ed il santo abate irlandese San Colombano, le origini di questo ormai indispensabile coronamento delle mense pasquali sono assai più recenti.
Ma fu negli anni '30 che la colomba divenne il dolce pasquale noto in tutta Italia. La ditta milanese Motta, per sfruttare gli stessi macchinari e la stessa pasta del panettone, ideò un dolce lievitato ma destinato alle solennità della Pasqua.

Ed ora 3 giorni di vacanza, che ci permetteranno non solo di tirar fiato, di fare un passeggiata sulla spiaggia o ammirare gli splendori di Euroflora, ma anche e soprattutto iniziare i lavori all'esterno.
La trattoria riaprirà Venerdì 29 Aprile. Ciao!

Quasi Pasqua

All'inizio di questa Settimana Santa, non ho foto di piatti da mostrarvi ma il giardino in tutto il suo splendore.
Ora che la Primavera sembra essere arrivata in modo convincente, gli alberi, gli arbusti e ogni possibile vegetale sembra fiorire.
Non é uno splendore il nostro glicine?
E profuma pure in modo delizioso tanto da farci indugiare sotto le sue (scarse) fronde,lasciandoci a bocca aperta per la ricchezza dei suoi grappoli fioriti.

Spiegeleierkuchen

... non è una parolaccia ma il nome di questo dolce tedesco, dalla fattura così divertente da essere proprio un bel... Pesce d'Aprile!
La traduzione italiana non esiste, o almeno non l'ho trovata, in Inglese è "Fried Eggs Cake" e quindi possiamo fare nostra un "Torta delle Uova Fritte": l'albume è una crema alla vaniglia ed il tuorlo sono albicocche scioroppate... buooona

Ultimo Giovedì di Marzo

E ultimo Giovedì per la cucina veneta e friulana. Ecco i piatti che completano la proposta!
Ovviamente un risotto, ricco di Montasio e di Radicchio Trevigiano, due prodotti DOP
Il Montasio è prodotto fin dal XIII secolo dai frati dell’abbazia di Moggio, sulle pendici delle Alpi Carniche, da cui inizialmente prese il nome mentre ancora più antico è il Radicchio Trevigiano, apprezzato per le sue caratteristiche alimentari e di gusto oltre che per le proprietà depurative e curative.
Il Gulasch è un piatto d’origine ungherese, creato dai mandriani durante le loro lunghe permanenze nei pascoli assieme al bestiame. Cuocevano lentamente e a lungo la carne con la cipolla, facendola poi essiccare per averla a disposizione durante i loro spostamenti. Quando era ora di cena, facevano rinvenire la carne secca in una zuppa di verdure dando così vita all’odierno gulasch. La fama arrivò con l'impero austriaco di cui il nostro Nord-Est era parte vitale.
I dolci proposti sono due. Quella qui sopra è un dolce alle mandorle,friabile e delicato mentre la seconda proposta è la torta Gubana che, dal 1600, è il dolce tipico delle Valli del Natisone e preparato in molte famiglie del Friuli. E' un torciglione di pasta lievitata ripiena di frutta secca, spezie, canditi amalgamati con rosso d`uovo e montati a neve con albume.... molte sono le varianti quasi quante le famiglie friulana in cui si prepara.

Pellegrino Artusi

A chi non piace?
Ma sapete che giorno è oggi? E' il 100-esimo anniversario della morte di Pellegrino Artusi che, con la sua opera "La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene" contribuì a fare dell'Italia una nazione. Non è uno slogan, cosa più di tutto unisce se non una tavola imbandita? E poi 150 anni fa non è forse nata l'Italia?
Pensate che il libro fu pubblicato nel 1891, con una tiratura di 1.000 copie e, nei venti anni seguenti, furono stampate altre 14 edizioni; nel 1931 le edizioni erano giunte a quota 32 e l'"Artusi" era uno dei libri più letti dagli italiani, insieme a "I promessi sposi" e "Pinocchio". Un classico della cucina italiana che raccoglie 790 ricette, dai brodi ai liquori, passando attraverso minestre, antipasti (anzi "principii"), secondi e dolci che, per chi ama la cucina, è un obbligo avere nella propria biblioteca.
Se proprio proprio non l'avete, potete leggerlo cliccando sull'immagine iniziale!
Naturalmente quest'anno sono in programma grandi feste a Forlipopoli, città natale dell'autore, e se siete curiosi o volete partecipare, cliccate QUI.
Chissà, potremmo organizzare una... gita!

A tavola nelle Venezie

L'espressione "Tre Venezie" indica quella macro-regione italiana che si estende nel settore nord-est, il ricco nord-est. Avendo già "visitato" il Trentino-Alto Adige, ora è la volta delle restanti 2 Venezie, il Veneto ed il Friuli. Fra mare, lagune, pianura, laghi, colline e vette, le differenze territoriali ed ambientali si sono tradotte in una complessa tradizione culinaria che regala un ricco catalogo di prodotti tipici.

Cominciamo dall'antipasto.
Il pesce azzurro è sicuramente una delle ricchezze delle coste adriatiche, non solo perchè il pesce fa bene in generale ma perchè questo tipo è ricchissimo di omega3, fondamentale per combattere il colesterolo. Arrotolate intorno ad un'oliva o arricchita dal connubio peperone-cappero, sono davvero una delizia. Anche le seppioline, un mollusco facile da reperire e da cucinare, risultano qui gustosamente valorizzate da un ripieno a base di prezzemolo ed aglio.
Il Frico friuliano sembra, a prima vista, una frittata ma di uova... neanche l'ombra! Per chi ama la storia, si parlò del Frico nel Libro ‘de arte coquinaria’ del 1450, dove viene chiamato il Formaggio nel padellino. Se volete leggare la ricetta DOC, cliccate QUI.
E non poteva mancare il Prosciutto, un San Daniele, dolce, saporito, gustoso, profumato... è perfetto da solo, non chiede altro che un buon pane e un buon vino, magari un Ribolla o un Refosco.

Sapete cosa sono i bigoli? Un grosso spaghetto di origine veneta, fatto di grano tenero e molto ruvido. E proprio questa sua caratteristica gli permette di trattenere il sugo, magari di pomodori e peoci, come i veneziani chiamano le cozze!

E non poteva mancare lui, il Fegato alla veneta. Questo è certamente il portabandiera della cucina di quest'area, per il suo sapore inconfondibile e particolare che accosta il sapore deciso del fegato all'aroma della cipolla.
Le origini di questo piatto risalgono addirittura al tempo dei Romani che usavano cucinare il fegato insieme ai fichi, da cui ne deriva il nome "ficatum", per coprirne l'odore un pò troppo forte ma i Veneziani sostituirono i fichi con le cipolle, proprio secondo la ricetta che tutti noi conosciamo.

Ma non è tutto, settimana prossima vedrete il resto delle proposte.
PS. Ad Aprile, niente "Giro d'Italia"... c'é Pasqua! Ma torniamo a Maggio.

La festa del papà

Il dolce qui sopra è una ZEPPOLA, dolce tipico della tradizione napoletana, preparato in occasione della festa di S.Giuseppe, quindi OGGI!
E' un dolce abbastanza semplice da preparare ma davvero davvero delizioso, e poi, nella più vera tradizione napoletana, ha anche una storia avvincente o almeno avvincente. Le sue origini risalgono addirittura ai tempi dei Romani ma la prima zeppola di San Giuseppe, che sia stata messa su carta, risale comunque al 1837, ad opera del celebre gastronomo napoletano Ippolito Cavalcanti, Duca di Buonvicino.
Ha persino un sito Web tutto suo, cliccate sull'immagine iniziale per conoscerlo e, nel frattempo, ecco un estratto della leggenda delle Zeppole, dove S.Giuseppe chiede a Maria, negata in cucina, di preparare qualcosa per la sua festa e, dopo tanto lavoro...
Su un vassoio fan mostra di sé
(beh, Maria, certe volte sei in vena!)
zeppoloni di pasta bignè
ben guarniti di crema e amarena.
San Giuseppe però storce il naso.
“Moglie mia, chi può averti aiutato?
Non mi dire che è frutto del caso;
tu lo sai, la menzogna è peccato.
E non fare quel viso contrito!
Dai, sorridi, mia cara Maria:
l’aiutante, l’ho bell’e capito,
si nasconde costì, in casa mia.
Vieni qua, figlio mio, fatti avanti.
I miracoli son limitati,
vanno usati per cose importanti;
se li impieghi così, son sprecati!”
Ma Gesù, ch’era ancora un bambino
lo guardò con grandissimo amore,
e gli disse: “Mio caro papino,
stai facendo – perdona – un errore:
questa zeppola dolce, squisita
da gustare in un giorno di festa
rende un poco migliore la vita:
la magia quotidiana è anche questa.
E’ un miracolo lieve, leggero;
una semplice, morbida cosa,
che anche al giorno più cupo e nero
dà una piccola mano di rosa”.